Olio extravergine di oliva: dimagrimento più rapido. Il fruttato intenso Fam

«Coltivare l’oliveto per produrre olio è un bagno di sangue. Se lo comprassi di qualità analoga a quello che produco per il consumo famigliare, spenderei di meno. Ma rinuncerei alla gioia di vedere gli alberi nelle loro varie fasi, di vedere crescere e maturare le olive e anche a quella di regalare olio ai miei amici». Il maestro Peppe Vessicchio, con la sensibilità che lo caratterizza e di cui il suo morbido pizzetto canuto è metafora e simbolo, fissa subito i concetti chiave: fatica, preziosità, umanità. Storia anche: «nel Corano l’olio di oliva è medicamento suggerito per 60 malattie. Come le radici sono saldamente conficcate nel terreno, così lo è l’olivo nella storia dell’umanità». Anche nel consumo quotidiano possiamo renderci conto di quanto sia forte il legame dell’olio di oliva con l’uomo: «se una bottiglia di vino dura una serata è già tanto, la bottiglia d’olio ci accompagna per settimane».

A proposito delle proprietà nutraceutiche dell’olio, nel corso della diretta Facebook “dal puro frutto degli annosi olivi” (reperibile tutt’ora sulla pagina social di Sonar magazine e su YouTube) è Michele Scognamiglio, specialista e ricercatore in scienza dell’alimentazione, a fornire indicazioni interessanti. «Va subito osservato che le proprietà benefiche dell’olio sono biologicamente riscontrabili già a partire da una quantità compatibile col consumo quotidiano. Bastano due cucchiai di olio per avere effetti benefici sulla stipsi, sulla funzionalità della colecisti e del pancreas, nonché sulla longevità. Si dice che gli agrumi siano utili a fornire all’organismo vitamina C. È vero ma in abbinamento con altre fonti perché per rendere biodisponibile un grammo di vitamina C occorrerebbe mangiare 15 arance al giorno».

La grande rivelazione di Scognamiglio, però, è un’altra e farà felice i buongustai che, costretti a dieta, non riescono a limitare il condimento di olio a crudo sulle verdure di cui abbondano i protocolli alimentari e che senza una ricca innaffiata di extra vergine sono mera erba per bovini. «Confrontando due diete che forniscono lo stesso apporto in termini di calorie, quella che prevede l’impiego di olio extra vergine di oliva determina un più rapido decremento ponderale del peso e un più duraturo mantenimento del dimagrimento conseguito».

Per Fofò Ferriere, gastronomo e narratore seducente di storie e cultura popolare, «il popolo napoletano ha sdoganato a livello mondiale il consumo di olio extravergine di oliva. Condimento e alimento povero, con cui i contadini erano usi condire pane raffermo per la merenda di metà mattina nei campi, l’impiego irrinunciabile sulla pizza e sulla pasta al pomodoro, pietanze che hanno conquistato il favore dei consumatori internazionali, ha fatto sì che l’olio extravergine di oliva fosse apprezzato anche in paesi in cui è comune l’utilizzo di grassi animali come strutto e burro o oli vegetali da semi».

Ma che cos’è l’olio extravergine di oliva: «spremuta di olive ottenuta esclusivamente con mezzi meccanici», precisa Scognamiglio. «Avete mai visto uscire una goccia di olio provando a schiacciare tra le dita un’arachide? Nei semi l’estrazione della parte oleosa avviene tramite solventi. Si tratta di prodotti completamente diversi dall’olio extravergine di oliva. Riconoscibile nella sua qualità, del resto, a prescindere dalla analisi chimiche, all’olfazione e alla degustazione».

Alla diretta ha preso parte Antonio Tranfaglia dell’oleificio Fam che produce pregiati oli extravergine a partire dalle olive raccolte negli 11 ettari di oliveto aziendale condotti in regime biologico. Le parole del patron del pluripremiato oleificio hanno confortato i concetti espressi dal maestro Vessicchio in apertura: «abbiamo iniziato nel 1997 pensando di saper fare l’olio. Abbiamo scoperto di avere molto da apprendere e ci siamo sforzati di migliorare costantemente le tecniche di coltivazione e trasformazione. Abbiamo investito per passare da un frantoio a tre fasi a uno a due fasi. L’olio extravergine così conserva una concentrazione aromatica capace di rispecchiare la qualità delle olive».

La degustazione del Fruttato intenso di Fam, svolta in diretta da Scognamiglio, Vessicchio e Ferriere, ha corroborato le affermazioni di Tranfaglia: fruttato esplosivo all’olfazione con spiccati sentori di carciofo, pomodoro e erba fresca appena falciata. In bocca amaro e piccante ben bilanciati e il capolino di una ammaliante nota dolce finale. Nettezza di odori, sapori e sensazioni, oltre che una lunghissima persistenza, hanno dato conto della perfetta maturazione delle olive impiegate per la produzione e della loro immediata frangitura.
Il Fruttato intenso di Fam, insomma, ha superato lo scoglio della degustazione di tre appassionati quanto sinceri e sfacciati degustatori.

Conclude Fofò: «quest’olio, ora che chiudiamo la diretta, lo abbinerò a un latticino, a una ricottina. Si esalterà».
Chissà se ha ragione. Non resta che provare.

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