Marc stappa una bottiglia per viaggiare nel tempo
Invitare Marc è sempre un terno a lotto. Marc è un amico gioviale e appassionato di vini, ma il caro e generoso figliolo, dall’alto del suo metro e novanta ancora erra nelle praterie del Male e non riconosce il sacro verbo assolutista del naturalismo.
Tradotto: beve un po’ a casaccio e ti può portare a cena la qualunque, nel senso di vino intendo.
L’ultima volta s’era presentato ilare e tronfio con una un Falesco Tellus, un orrido Syrah che sembra uscito da una falegnameria della Foppa Pedretti. Il lato positivo è che Marc ha un buon palato e quindi nel caso del terrificante Tellus, abbiamo provveduto assieme alla cerimonia della svuotamento in lavandino, accompagnata da canti polifonici composti da Rudolf Steiner, il padre della biodinamica, e musicati da Nicolas Joly, suo erede più noto.
Tuttavia, le anime erranti possono imbattersi più facilmente nei doni inattesi della Grazia, e così venerdì scorso è avvenuto il miracolo: Marc arriva con una boccia del 1975, di un vino portoghese bastardissimo, imbottigliato da una anonima ditta da milioni di bocce ancora attiva a Vila Nova da Gaia, la città alla foce de Douro, patria dei più grandi vini di Porto.
Insomma nel migliore dei casi poteva trattarsi del bisnonno del Lancers, con 46 anni sul groppone. Quando l’ho vista sono subito andato a prendere il busto di Sangiorgi (Sandro, non quello del drago) in marmo di Carrara, che tengo sul comodino e l’ho portato in processione in salotto, mentre Marc si indaffarava per estrarre il tappo fragilissimo, che si sbriciolava in parti sempre più piccole. Non so ancora come le sue manone siano riuscite con grazia soave a tirar via anche l’ultimo pezzo di sughero senza farlo finire nella bottiglia.
Nel 1975, avevo 7 anni compiuti da poco quando le uve stavano maturando a Villanova de Gaia. 15 settembre: viene pubblicato “Wish you were here”, nono album dei Pink Floyd. Dovevo iniziare la terza elementare il primo di ottobre, Henry Ford è il presidente degli stati Uniti. Il 4 agosto la Fiat sospende la produzione della 500, l’utilitaria che dal luglio 1957, con la sua messa in strada, ha dato inizio alla motorizzazione di massa in Italia, e mia madre ne aveva una blu scuro con i sedili di similpelle color bordeaux. Niki Lauda vince sulle Ferrari e il 4 aprile, Bill Gates crea la Microsoft Corporation, una ditta che avrà un peso decisivo sulle nostre vite inconsapevoli in quel tempo lontano.
Dopo aver intonato lodi all’Eterno per la riuscita della rischiosissima operazione di stappatura abbiamo, dunque, riempito i bicchieri augurandoci il meglio: che è arrivato. Vino sottile dal colore mattone, ma ancor ben vivo, caratterizzato da una ossidazione lieve e perfettamente equilibrata dall’acidità atlantica ancora elettrica e salmastra. Un vino di beva piacevole ed appagante: un piccolo miracolo donatoci da una bottiglia da quatto soldi, scovata in fondo alla cantina della casa avita (quanto mi piace quando innesco il Mode Gozzano-on). Ed è stato bello condividere questo vino che ha sfidato indenne i decenni prima che io e Marc ci conoscessimo, un vino modesto nato in un angolo remoto d’Europa, e ancora in grado di regalare piaceri, emozioni racconto e infine gioia.
Il vino, l’unica bevanda in grado di dar vita a questi incredibili viaggi nel tempo. Per la cronaca il 30 aprile in Vietnam, le truppe americane abbandonano Saigon e le forze vietcong entrano trionfalmente in città. La capitale viene ribattezzata Ho Chi Minh. Non può sempre andare tutto bene.
Garrafa de Vinho Tinto, Garrafeira Acácio, Colheita 1975, Caves Acácio, Vila Nova Gaia, (12,5%vol)