Giustizia per George Floyd
Il weekend di Bundesliga che si è appena concluso verrà ricordato, oltre che per le numerose goleade figlie di difese allegre e condizioni fisiche non esaltanti, soprattutto per il grido di protesta per la morte di George Floyd a Minneapolis. Un triste e aberrante episodio che sta scatenando violentissime reazioni nel Paese a stelle e strisce.
La notizia c’è e non può essere ignorata: i calciatori della massima serie tedesca si sono esposti in prima persona sulla vicenda. In principio è intervenuto il centrocampista statunitense dello Schalke 04 Weston McKennie, che è sceso in campo con una fascia al braccio “Justice for George”. Dopo la partita, McKennie ha scritto sul suo profilo Instagram che “è importante utilizzare le proprie piattaforme per porre l’attenzione su un problema che va avanti da troppo tempo. Dobbiamo difendere ciò in cui crediamo e credo sia giunto il momento di essere ascoltati!”.
A dar seguito alla presa di coscienza antirazzista ci ha pensato poi Marcus Thuram, gioiellino 22enne in forza al Borussia Moenchengladbach e figlio del campione del mondo ’98 Lilian, ex difensore di Parma e Juventus. Dopo aver segnato, l’attaccante si è inginocchiato a terra, con il capo chinato per diversi secondi, richiamando il gesto di protesta del giocatore di football americano, Colin Kaepernick, che nel 2016 si accasciò sulle note dell’inno Usa in segno di sdegno contro le violenze subite dagli afroamericani. Del resto, la problematica del razzismo è molto cara alla famiglia Thuram. Lilian, infatti, ha spesso tenuto conferenze su questo tema in molte università e ha scritto anche un libro, dal titolo “Le mie stelle nere”, sull’uguaglianza tra le razze.
Il gesto di Thuram jr non è passato inosservato nel mondo del calcio. Hernan Crespo ha voluto dedicare un pensiero al figlio del suo ex compagno di squadra. “Ti ricordo passeggiando dalla mano di tuo padre Lilian Thuram nel parco della Cittadella di Parma! Felice e orgoglioso che tu abbia preso la personalità e il senso civico trasmesso sempre da papà”.
La protesta per la morte di George Floyd è dilagata anche tra i giocatori dell’altro Borussia, quello di Dortmund. I 6 gol segnati contro il Paderborn passeranno alla storia per le esultanze di Jordan Sancho e Achraf Hakimi, che hanno mostrato una maglia con la scritta “Giustizia per George Floyd”, mimando anche il gesto delle manette.
“Sono felice per la prima tripletta, ma sto vivendo un momento agrodolce: oggi ci sono cose più importanti al mondo, tutti noi dobbiamo affrontarle e contribuire al cambiamento. Non dovremmo temere di parlare di ciò che è giusto, anzi dobbiamo continuare, unirci e lottare per la giustizia” ha scritto su Instagram l’inglese Sancho, dopo la partita.
In fine, al coro di proteste si è unito, “fuori dal campo”, Kylian Mbappè: l’attaccante del Paris Saint – Germain, campione del mondo con la Francia nel 2018, ha twittato l’hashtag JusticeforGeorge con l’icona di un pugno in segno di protesta abbinato a quella di una faccia che urla.